Posto sul versante Sud-Est della Terza Piccola, il bosco della Digola è forse una delle zone meno conosciute di Sappada ma non per questo meno bella di altre, anzi. Questo è un bosco misto di latifoglie e di conifere molto fitto, in cui i raggi del Sole fanno fatica a scavalcare i rami delle piante, e per questo, durante le camminate al suo interno, siamo accompagnati da una luce particolare, quasi surreale che ci porta con la mente al mondo delle fate e degli gnomi.
Cartografia: Tabacco 1:25000, foglio 01
Partenza: Sappada, Borgata Palù
Tappe intermedie: Paludi di Tamerle, Casera Tamerle di Dentro
Arrivo: Passo Digola 1674 m
Distanza totale percorsa: 11 km
Dislivello: +470m / -470m
Tempo: 4 ore soste comprese
Difficoltà: Facile (T) con buon allenamento.
Percorribile con bambini: Sì se con zaino porta bimbo, se camminano da soli anche dai 4 anni in su. No con passeggino anche da Trekking per via delle pendenze.
Tipo di Fondo: tutto di sassi, breve tratto di sottobosco.
Stagione: Sempre, fattibile anche in inverno con le ciaspole.
La nostra avventura inizia a partire dalla strada che, da dietro alla Chiesa di Santa Margherita di Sappada, ci porta verso il laghetto di Pesca Sportiva, passando a destra dell'area sosta attrezzata per Camper. Proseguendo con l'automobile oppure a piedi lungo la strada asfaltata passiamo sopra un ponte che attraversa il Fiume Piave e in circa 300 m raggiungiamo una zona attrezzata per pic-nic in cui è possibile parcheggiare l'automobile in quanto da qui in avantisi potrà proseguire soltanto a piedi.
Lasciata la macchina quindi, camminiamo lungo la strada sempre larga ma da adesso in poi sterrata, verso un bivio dove sono ben indicati da un bel cartello, tutti i possibili sentieri percorribili da quella zona. Noi svoltiamo a destra sopra il ponte che attraversa il Rio Storto e, una volta superato, ci dirigiamo a sinistra per proseguire lungo il sentiero CAI 314.
Primo tratto del sentiero |
Cartelli che indicano la direzione per Passo Digola |
Percorriamo circa 2 km tenendo sulla sinistra il torrente e addentrandoci gradualmente nel Bosco della Digola fino ad incontrare un bivio dove, seguendo a sinistra, il sentiero ci conduce al Passo Ebel oppure al Passo Oberenghe, ma noi dobbiamo svoltare a destra, seguendo le indicazioni per il Passo Digola. Il sentiero 314 è sempre largo e in questo tratto il dislivello non si fa sentire più di tanto.
Sottobosco |
Da qui in avanti il dislivello inizia a diventare deciso e il bosco sempre più fitto e dopo mezz'ora di cammino incontriamo un segnavia che ci indica che siamo arrivati alle Paludi di Tamerle a 1400 m. Seguiamo quindi il sentiero CAI 309 sempre in direzione Passo Digola e, sempre in decisa salita, dal bosco ci accorgiamo che ci stiamo avvicinando al Monte Fiorito (2131 m) alla Croda Casara (2372 m) e alla Terza Media (2458 m), cosa questa, che ci fa capire che siamo in avvicinamento alla Casera Tamer di Dentro, infatti, a conferma di ciò, poco dopo, scorgiamo sotto il bosco un gruppo abbastanza numeroso di mucche che, distese all'ombra degli abeti riposano beatamente.
Paludi di Tamerle |
Avvicinamento ai monti |
Mucche nascoste tra il fitto bosco |
Dopo 5 km e quasi 2 ore di cammino, raggiungiamo il bivio, a 1650 m, che ci indica che siamo arrivati a Tamer di Dentro e infatti, dopo pochi passi, raggiungiamo la piccola Casera in disuso.
Cartello che indica l'arrivo a Tamer di Dentro |
La Casera di Tamer di Dentro |
Ormai il più è fatto e la meta è a poche centianaia di metri: teniamo duro e copriamo gli ultimi pochi metri di dislivello ed ecco che raggiungiamo il Passo della Digola (1674 m), incastonato tra la Terza Piccola e la Terza Media, meraviglioso belvedere sulle Dolomiti di Sesto, tra cui il Monte Popera, Cima Bagni e la Croda da Campo verso Nord-Ovest, e più in la a partire da Sud-Ovest, possiamo allungare la vista sull'Antelao, sulle Marmarole e fino ai Cadini di Misurina.
Ultimi metri verso il Passo della Digola |
Passo Digola |
Da sinistra: Antelao, Marmarole, Cadini di Misurina e Dolomiti di Sesto |
Vista sulle Dolomiti di Sesto |
Vista sul Creton di Clap Grande e sul Creton di Culzei |
Cavalli al Passo Digola |
Dopo averci ricaricato con un buon pranzo al sacco e aver fatto amicizia con due bei cavalli del posto, riprendiamo la marcia, con lo spettacolo appena visto negli occhi e nel cuore, verso casa.
Seguiamo quindi il sentiero CAI 313 che ci permette di chiudere ad anello l'escursione, senza però deviare per Tamerle di Fuori. Anche qui il sentiero è sempre largo e ben in discesa e il bosco fitto ci mostra una bella varietà di vegetazione.
Dopo un'ora e mezza di cammino, deviamo per una scorciatoia indicata dai cartelli ben visibili che ci fa scendere con decisione attraverso la boscaglia verso il ponte sul Rio Storto e da qua, stanchi ma col cuore carico di emozione, raggiungiamo la nostra automobile per poter fare ritorno a casa.
Planimetria dell'escursione, powered by www.komoot.com |
Altimetria dell'escursione, powered by www.komoot.com |