martedì 25 settembre 2018

Alla scoperta della Val Sesis: da Sappada alle Sorgenti del Piave, fino al Rifugio Calvi

Le Sorgenti del Piave e la Val Sesis sono posti ricchi di storia, legati indissolubilmente agli eventi riguardanti la Prima Guerra Mondiale; unici nel loro genere sono tra i posti più caratteristici delle Dolomiti Carniche.

Poste a Nord di Sappada, a 1830 m s.l.m., Le Sorgenti del Piave e l'omonimo rifugio, sono raggiungibili in automobile attraverso una comoda strada asfaltata, che partendo da Cima Sappada, attraversa tutta la Val Sesis, oppure, come abbiamo fatto noi, a piedi, attraverso un sentiero naturalistico che può essere imboccato dal centro di Sappada, oppure da dietro la chiesetta di Cima Sappada percorrendo in parte la strada asfaltata sopra citata.

Cartografia: Tabacco 1:25000, foglio 01

Partenza: Sappada, Borgata Fontana

Tappe intermedie: Rifugio Piani del Cristo, Baita Rododendro, Rifugio Sorgenti del Piave

Arrivo: Rifugio P.F. Calvi e ritorno a Sappada

Distanza totale percorsa: 22,5 km 

Dislivello: +940m / -940m

Tempo: 8 ore soste comprese
Difficoltà: Media (E) con buon allenamento.

Percorribile con bambini: Sì se con zaino porta bimbo, se camminano da soli meglio se dagli 8 anni in su. No con passeggino anche da Trekking. 
Per bambini di età inferiore agli 8 anni che camminano consiglio di raggiungere le Sorgenti in macchina e poi in 1/1.30h raggiungere il Rif. Calvi.

Tipo di Fondo: Prevalentemente asfalto, buona parte sottobosco/prato, pietre dalle Sorgenti del Piave al Rif. Calvi.

Stagione: Da Giugno a Ottobre, in inverno con le ciaspole seguendo la strada asfaltata

La nostra escursione ha inizio da Borgata Fontana, a 1200 m circa, sulla strada coperta da sanpietrini che ci porta alla scoperta della meravigliosa Sappada Vecchia. Attraversando in ordine le Borgate Kratten, Soravia ed Ecche, in mezzo alle tipiche case sappadine in legno con le facciate addobbate di fiori colorati di ogni sorta, giungiamo alla Borgata Puiche su strada qui asfaltata. 
Raggiunta con un breve tratto in salita la bella chiesetta dedicata alla Madonna, svoltiamo a sinistra, verso Nord e passato il piccolo gruppo di case, ci immettiamo su una larga carrareccia che, attraversando i Prati di Cretta, ci conduce in poco tempo in mezzo al bosco per congiungerci con il sentiero CAI 139. Dopo un tratto di sentiero stretto e in decisa salita, raggiungiamo quota 1300 m dove il sentiero diventa strada sterrata e con qualche sali e scendi, sempre all'ombra di pini, larici e abeti, ci congiungiamo alla strada asfaltata che parte da Cima Sappada e che ci permette di raggiungere in poche centinaia di metri il Rifugio Piani del Cristo a 1410 m s.l.m..

Ottimo punto di ristoro, soprattutto per pranzi e cene nonchè punto di partenza per escursioni sul Monte Chiadin, il Rifugio Piani del Cristo è il primo dei 4 rifugi della Val Sesis, posto proprio all'inizio della valle, ed è proprio da qui che volgiamo verso Nord, costeggiando il Fiume Piave, seguendo i segnavia di colore giallo con indicazione "Sentiero Naturalistico Piave-Val Sesis".
Esempio di cartello che si trova durante l'itinerario
Percorriamo il sentiero, sempre abbastanza in quota, che cammina vicino al letto del Fiume Piave, alla sinistra della strada asfaltata, tra pietraie e zone di bosco leggero e in un paio di km arriviamo alla piccola ma accogliente Baita Rododendro a 1450 m da cui è possibile anche imboccare il sentiero che, attraverso il Pian delle Bombarde, porta ai laghi d'Olbe, piccoli laghi di origine glaciale, sorti alle pendici del monte Lastroni. 

Ma noi dobbiamo proseguire e, attraversato il ponticello dietro la Baita Rododendro, seguendo il segnavia di colore giallo, proseguiamo lungo il sentiero che ci mostra, più in giù, il paziente lavoro di erosione della roccia compiuto dalla forza incessante del Fiume Piave. 
 
La Baita Rododendro


Vista sul Fiume Piave dal sentiero dopo aver lasciato Baita Rododendro

Ricongiunti ancora una volta con la strada asfaltata, la seguiamo per circa 1 km fino a raggiungere i Fienili di Sesis a 1600 m dove, individuata la Cappellina eretta in onore alla Madonna Miracolosa, ci portiamo sulla sinistra della carreggiata seguendo ancora il corso del Fiume Piave lungo i bei prati fioriti fino a 1679 m. Qui la strada asfaltata svolta decisa a destra con un tornante mentre noi seguiamo il sentiero che ci fa addentrare nel bosco ai piedi del Col di Caneva.  
Fienili di Sesis
Tra sali e scendi e bei ponticelli di attraversamento di vari corsi d'acqua, raggiungiamo il sentiero CAI 136 che "circumnaviga" da Sud verso Nord, il Col di Caneva e che, in un altro km di strada, ci permette di ammirare in tutta la sua maestosità la Cima del Monte Peralba (2649 m) arroccata dietro ai suoi Torrioni, il Pic Chiadenis (2490 m) e la nostra prima meta della giornata, cioè il Rifugio Sorgenti del Piave dove, accanto ad esso, si trova il monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale eretto sulla fonte da cui il Fiume Piave inizia il suo viaggio, attraversando il Veneto, verso il Mare Adriatico.






Sentiero del Col di Caneva
Sentiero che attraversa il torrente
Rifugio Sorgenti del Piave
Sorgenti del Piave e monumento ai Caduti
Fino a qui abbiamo percorso 3 ore e mezza di cammino, quindi, dopo un buon piatto di Taglietelle al ragù di capriolo e una buona fetta di strudel, ci prendiamo qualche minuto per distenderci al Sole e recuperare un po' di energie in mezzo agli spazi verdi adiacenti al rifugio, ascoltando lo sgorgare dell'acqua del Piave
Inforcati nuovamente gli scarponi e gli zaini, ci dirigiamo, seguendo le indicazioni vicine al rifugio, verso i piedi del Monte Peralba per seguire un piacevole sentiero che, salendo tra pietraie, pini mughi e qualche zona boschiva, ci conduce al sentiero CAI 132 che, in un'ora, 334 m di dislivello e diversi zig-zag esposti al sole, ci permette di raggiungere la terrazza panoramica della Val Sesis, cioè il Rifugio P.F. Calvi. Quest'ultimo sorge a 2164 m protetto dal massiccio del Pic Chiedenis che maestoso, guarda tutta la Val Sesis, attraversata dal Fiume Piave. 
Segnavia che dalle Sorgenti del Piave conduce al Rif. Calvi
Vista sulla Val Sesis salendo al Rif. Calvi
Il Rif. Calvi sotto al Pic Chiadenis
Indicazione per il sentiero delle Marmotte
Giunti al rifugio le nostre fatiche vengono appagate subito spaziando con la vista ad est sul vicino Monte Chiadenis (2209 m) per poi proseguire sul Monte Chiadin (2269 m) fino alla Creta Forata (2462 m), poi spostiamo il nostro sguardo verso ovest incrociando il Monte Lastroni (2449 m), quindi il Monte Franza (2329 m) protetto alle spalle dal Gruppo del Rinaldo (2473 m), fino a scendere nella meravigliosa e verdeggiante Val Visdende.

Il Rifugio Calvi è famoso per essere il punto di appoggio per la salita alla Cima del Monte Peralba, sia lungo la Ferrata Sartor che lungo la Via Giovanni Paolo II, dedicata appunto al pontefice che il 20 luglio 1988 la percorse a piedi per raggiungere la vetta. 
Entrando nel Rifugio per rifocillarci prima di iniziare la discesa, infatti, ci sono molte foto scattate in quella giornata a testimonianza dell'inaspettato evento.
Ormai giunti al Rif. Calvi
Targa che commemora la salita in vetta al Peralba di Giovanni Paolo II
Vista sul Col di Caneva, sul Rinaldo e sulla Val Visdende
Vista sui resti della Grande Guerra
La giornata ormai volge al termine e noi non ci avventureremo alla volta della vetta ma scendiamo lungo la rotabile da cui siamo arrivati verso la strada asfaltata e da li raggiungiamo prima la Baita Rododendro e poi il Rifugio Piani del Cristo, da dove, infilandoci ancora sotto al bosco lungo il sentiero CAI 139, raggiungiamo i Prati di Cretta, avvolti dalla luce del tramonto di Agosto che ci accompagna al punto di partenza.
Una delle cascate del Fiume Piave

Planimetria dell'escursione powered by www.komoot.com


Altimetria dell'escursione powered by www.komoot.com
 

        


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